La frase del giorno
Patria vuol dire antifascismo. Questo vale per tutte le democrazie europee, che nel fatto dell’antifascismo e della Resistenza trovano un irrinunciabile fondamento di legittimità. Per esserne cittadini, perciò, essere anticomunisti è un optional, essere antifascisti è un obbligo.
Charles De Gaulle
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dettaglio libro selezionato
anno 2016, 176 pagine, ISBN 978-88-7351-967-6
collana: LA BOTTEGA DELL'INUTILE
Nanni, un sognatore in bilico tra Piazza Maggiore e il cimitero di Archi.
Con un’equazione imperfetta potremmo dire che Bologna non sta ad Archi come invece Stefano Benni sta a Nanni
Barbaro.
In queste pagine, che fluttuano disinvoltamente tra il surreale e il beffardo senza disdegnare qualche puntatina sul tragico, Nanni esprime chiaramente lo stupore di chi torna a fare i conti con il proprio luogo natio e si rende conto, invece, che quei conti non hanno proprio nessuna voglia di… tornare.
Luoghi e personaggi, che probabilmente solo il fuoco evocativo della nostalgia aveva reso ammalianti e fantastici, si mostrano nella loro vera essenza e mettono il narratore nella cruda necessità di descriverli in modo impietoso. È a questo punto che viene fuori l’estro del narratore e Nanni riesce con maestria a dipanare i racconti mischiando sapientemente echi benniani e gucciniani (la Archi di Nanni ne ricorda un po’ il West domestico modenese, di “Tra la via Emilia e il West”), sotto l’occhio vigile del suo amato Faber.
Assolutamente esilarante le “historie de li Santi Frati Liquiriziani Larenzu et Limitri” scritte in un esilarante slang che sembra discendere direttamente dalle lingue d’oc e d’oïl e dalla musicalità del volgare italiano dantesco.
Bravo Nanni che, incapace di sfuggire al fatale fascino ammaliatore delle sirene dello Stretto, “Sulle sponde dello Stretto mi sono seduto e ho riso”, è riuscito a rivestire di un’indulgente coltre fantastica e poetica la cruda realtà di una terra come la nostra ospitale solo con i forestieri ma matrigna dei suoi figli.
Franco Arcidiaco
l'autore
Nanni Barbaro è nato ad Archi di Reggio Calabria il 10 dicembre del 1956.
Ha conseguito il Diploma di Assistente di Comunità Infantili ed è dipendente del Comune di Reggio Calabria, dopo esserlo stato del Comune di Bologna. Scrittore autodidatta, è autore di decine di commedie brillanti in vernacolo. Ha pubblicato una silloge poetica di intonazione civile, “Oltre il muro”, nel 1990, con la prefazione di Mons. Italo Calabrò e nel 2016, “Sulle sponde dello Stretto mi sono seduto e ho riso” per i nostri tipi. È stato allievo del Maestro Rodolfo Chirico e ha frequentato numerosi seminari teatrali, letterari e cinematogra fici. È attualmente responsabile per il teatro dell’associazione culturale “Anassilaos”. Appassionato di musica, è parte della tribute band Cantando De Andrè in qualità di cantante.
Ad Archi è nato, ad Archi conta di finire i suoi giorni.
Senza fretta.
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