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Le vittime di Giovanni Calvino

ISBN 978-88-8238-175-2 / Pagine 512 / Anno 2020

Il corposo saggio storico, sulla base della documentazione archivistica coeva, ancora poco esplorata, e all’interno del movimento di dissenso religioso italiano ed europeo del XVI secolo, ricostruisce la storia drammatica dell’esecuzione capitale nel 1566 a Berna dell’antitrinitario calabrese Valentino Gentile, definito, per la sua dottrina eretica e per la morte violenta ad opera dell’inquisizione calvinista, “il secondo Serveto”.
Partendo dal moto riformatore del primo Cinquecento in Italia, l’autore segue le tappe della formazione dottrinaria di Gentile nel Circolo di Juan de Valdés a Napoli, nei Collegia Vicentina, nella Chiesa degli esuli italiani a Ginevra, fino allo scontro con Calvino, i soggiorni in Polonia, Moravia e Transilvania, i legami con gli eretici del radicalismo europeo, il rientro in Svizzera, l’arresto, la finta abiura dopo un primo processo, la condanna a morte dopo un lungo secondo processo.
La sua vicenda avventurosa e tragica, fatta di viaggi, di fughe, di dispute e lotte dottrinarie, per secoli è stata relegata nell’oblio perché le autorità ecclesiastiche hanno fatto di tutto per cancellarne la memoria e disperderne le opere.
Vittime dell’intolleranza religiosa (sia cattolica che protestante), gli ‘eretici’ italiani come Gentile, che andarono vagabondando attraverso l’Europa con le loro inquietudini, si fecero portatori di quella tolleranza religiosa che nel secolo successivo avrebbe portato all’acquisizione del principio della libertà di coscienza.
€ 24,00
Vincenzo Villella, giornalista pubblicista, storico, socio della Deputazione di Storia Patria della Calabria.
Ha dato un contributo molto importante alla riscoperta e alla valorizzazione della storia locale con ricerche che abbracciano l’età moderna e contemporanea del territorio della provincia di Catanzaro. Tra le più importanti: “La Calabria della rassegnazione” (tre volumi 1984, 1985, 1986); “L’albero della libertà” (1987); “Lotte per la terra e il lavoro in Calabria” (1988); “Chiesa, società e comunismo in Calabria nel secondo dopoguerra” (1990); “Trono, altare e sette nella Calabria risorgimentale” (1997); “Scheria, la terra dei Feaci. La piana lametina dalla protostoria alla modernità” (2004); “La judeca di Nicastro e la storia degli ebrei in Calabria” (2005); “I briganti del Reventino” (2006); “Figli di nessuno, figli della colpa. Esposti, proietti e trovatelli nell’emarginazione sociale dei secoli XVIII e XIX in Calabria” (2013); “Giudecche di Calabria” (2014); I vescovi calabresi e il “fronte rosso” (2018); “Joachim Murat. La vera storia della morte violenta del re di Napoli” (2019); “Genti e paesi del comprensorio lametino” (2019.
È stato direttore della collana “Ricerche e studi storici sulla Calabria” per la casa editrice La Modernissima dei Fratelli Gigliotti di Lamezia Terme e responsabile della collana di microstoria calabrese “Nautilus” per InCalabria edizioni.
Dal 1990 al 1996 ha diretto la rivista trimestrale di cultura meridionale ”Il Corriere calabrese”. Suoi articoli di storia compaiono su riviste e giornali locali e regionali.
È uno dei redattori della rivista semestrale “Incontri Mediterranei” diretta da Saverio Di Bella. È stato presidente della sezione di “Italia Nostra” di Lamezia Terme.
Altri dati sull’autore e sulle sue opere in www.lameziastorica.it

Libri di Vincenzo Villella